Nel film di Resnais la neve cade incessantemente. Non c’è tregua per i cuori solitari che cercano casa, redenzione, amore.
Le vicende dei personaggi si intrecciano in una Parigi di interni: hotel, appartamenti, agenzie immobiliari. E si snodano tra le sciarpe, i cappotti e i cappelli.
Un film in cui si ride un po’ amaro e un po’ no, ma alla fine – anche se “dobbiamo combattere l’inferno che in realtà è dentro di noi e che rischia di consumarci” – l’essere soli (come fatto, non come rammarico) è l’unica cosa reale.
Per questo cerchiamo gli altri, anche quando non li troviamo.