Devo alzarmi.
No, non lo fare.
Devo pulire un po’ e farmi la doccia.
No, non lo fare, è sbagliato!
Alle undici ho appuntamento con la psichiatra. Che le dico che già non sappia? Che le voci nel cervello sono cambiate? No, sempre le stesse: non fare questo, non fare quello, hai dimenticato…sei tutta sbagliata, e giù risate. Dopo anni quasi quasi rido anch’io.
E se nell’andare dalla dottoressa incontrassi qualcuno che conosco? Sempre la solita faccia finta devo fare? Ma no, mi fa piacere incontrare gli amici. Ma amici di che, lo sanno che ho dentro?
Devo aprirmi a loro! Anzi a tutti. Che mi importa se poi mi chiamano folle? Per me non cambia niente, ecco. Sono folle.