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Cinema

La riscossa

di W.E.

Ecco. Meno male che dopo lo sconforto viene il momento della riscossa.
Il cinema italiano ha qualche speranza.
La ragazza del lago ne è la prova.
Un film ben girato, ottimamente recitato, con una bella fotografia e una sceneggiatura altrettanto buona. Mi è piaciuto proprio tanto.
Un giallo ambientato in Friuli, in un piccolo paese circondato da una natura rigogliosa e invadente, che sembra quasi stringere gli abitanti nelle loro case, dove sono trattenuti tutti i segreti delle loro banali vite, che banali sono solo apparentemente.
Il commissario del caso, impersonato da Servillo – e dite pure che va di moda, che ora fa tutto lui, che pare che sia l’unico attore italiano degno di questo nome etc., dite quello che vi pare non me ne frega, è bravissimo – si trova a dover indagare sull’omicidio di Anna, una ragazza giovane e bella amata da tutti. Quei tutti che verranno interrogati e dalle cui parole dette e non dette emergeranno gli indizi per risolvere il puzzle.
Andrea Gifuni dovrebbe solo imparare a chiudere la bocca alla fine delle frasi che dice onde evitare di sembrare, in qualche frangente, un baccalà.
Questo tra parentesi era il film che volevo andare a vedere quando ho trovato il cinema chiuso per allagamento.

2 risposte su “La riscossa”

Andrea Gifuni, se esiste, per me può tranquillamente andarsene in giro indisturbato.
Mi pento invece, del fatto che quando ho incrociato Fabrizio Gifuni, mentre camminavo in riva al mare sullo sfondo di un tramonto ispirato, non abbia avuto la prontezza di spirito di voltarmi di scatto e inseguirlo prendendolo a sassate.

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