Nella vita di tutti i giorni si scoprono oggetti che hanno dei nomi piuttosto interessanti.
Ad esempio, se volete soppalcare una stanza avete diverse possibilità. La prima, andare all’Ikea a comprarvi un soppalco bell’e pronto. Si fa per dire, va montato. E anche quando si tratta del più semplice Gorm una mezzora buona ce la mettete.
La seconda possibilità è acquistare i singoli pezzi e optare per un serio fai da te. In questo caso ci si può imbattere in un particolare tipo di parquet, il parquet “maschiettato”.
Si tratta di un parquet in cui i pezzi di legno sono incastrati tra loro. Cioè funziona proprio come in altri casi (ad esempio per le prese elettriche, abbiamo a che fare con “il maschio” e “la femmina”), in cui la metafora sessuale diventa la condizione indispensabile per definire l’incastro preciso fra due elementi, senza il quale incastro il risultato finale non si ottiene. Già di per sé questo è molto interessante. Ad ogni modo il parquet maschiettato non ha compagna, si definisce di per sé così, non esistono pezzi “femminettati”.
Procedendo: serviranno dei sostegni per elevare il maschio parquet, si potrebbero usare dei tubi “innocenti”. Quindi, solo se non vi sono serviti per abbattere qualcosa o qualcuno. Davvero, ma perché si chiameranno “innocenti”?
La colpa evidentemente non è loro. Se i tubi innocenti vi sembrano costosi, antiestetici, pesanti, c’è l’alternativa: si possono acquistare i “morali”. Sono dei pali di legno. A seconda di quanti maschi lignei vi occorrono avrete bisogno di più o meno morali.
La cosa si fa sempre più interessante.
Passiamo al bagno. Non so se vi è mai capitato di cambiare dei pezzi di rubinetto.
Ho scoperto che per fare in modo che il rubinetto si adatti ai buchi in cui va inserito, esistono dei pezzi appositi. Sono attorcigliati su se stessi e si chiamano “eccentrici”. Che godimento linguistico.
Infine, spero che per qualsiasi trasloco andrete a fare, non vi serva mai un “bilico”, perché sarebbero rogne.
Una risposta su “Bilici, morali ed eccentrici”
Ho scoperto che in magazzino abbiamo anche dei tubi a forma di T: i “cristi”.