Di domenica mattina, una volta in piedi e col cervello collegato, navigando sulle pagine di Repubblica.it, mi imbatto nel “nuovo servizio” offerto dal sito.
StarControl è un sistemino ben fatto che mostra quali sono i personaggi (anche divisi per categoria) più chiacchierati o più in voga del momento e permette al navigatore-lettore di votare, scegliere i suoi preferiti, determinare chi salirà e chi scenderà nella classifica.
Decido di scrivere una lettera a tutti gli indirizzi mail a disposizione, che riporto qui di seguito:
Gentile Direttore e Gentile Redazione,
per quanto delusi dalla piega che numerosi quotidiani stanno prendendo negli ultimi anni – dove grande spazio viene dato alle vicende personali e non delle varie star e starlette televisive, al gossip più bieco che ha meno spessore di un album di figurine – alcuni di noi (mi metto nella categoria dei lettori) continuano a sperare almeno un po’ nella vostra lungimiranza; alcuni di noi sperano ogni tanto, ancora, che il primo obiettivo di voi giornalisti sia quello di diffondere informazione e cultura (voglio usare questa parola nella sua accezione più ampia).
Allora passino le notizie su Vittoria Beckham, sugli sconosciuti fuoriusciti dei vari reality, passino le paginate di polemiche sul divorzio tra l’ultimo beatle e la sua ultima moglie. Passi tutto questo, posso capire (anche se mi duole) che – come succede per la televisione, cui le pagine dei quotidiani cominciano a somigliare pericolosamente – la necessità sia dettata dall’andare incontro all’interesse “gossipparo” dei lettori.
Ma perché, addirittura, laddove esiste la possibilità di creare un nuovo servizio dal nulla, laddove il web offre spazio e potenzialità, inventarsi una cosa come StarControl? Dov’è la necessità di mettere qualcuno a creare una sofisticata classifica online dei personaggi più chiacchierati del momento? Perché alimentare la tendenza all’annullamento culturale dei lettori anziché portarli ad un’elaborazione o all’espressione di qualcosa di più costruttivo e utile? Dove sta l’utilità del “nuovo servizio” che avete inventato su Repubblica.it?
Non per farla facile, ma basterebbe poco per inventare qualcosa di più creativo e divertente per una domenica mattina.
(Link consigliato da Ila).