Ebbene, non è l’ultimo cinepanettone ma solo il racconto di un Natale diverso da quello che siamo abituati a vivere nell’emisfero boreale.
Qui è strano perché alla tv nelle pubblicità natalizie ci sono ragazze in bikini e aitanti surfisti a petto nudo, poi magari ad un tratto compare Babbo Natale vestito dalla testa ai piedi con tanto di barba bianca e maniche lunghe, e ti viene da pensare: “Ma non ha caldo?!”
I supermercati sono pieni di cioccolata di vario genere, ma appena esci si scioglie. Guardando le vetrine e gli abeti finti decorati nelle case penso a chi ha sempre vissuto in questo Paese e quindi ha sempre vissuto un Natale in cui è estate, e mi chiedo come abbiano fatto da bambini a credere a Babbo Natale. Insomma, non prendiamoci in giro, qui non c’è la neve! Che tipo di slitta potrebbe avere Babbo?? E che tipo di renne potrebbero trainare questa slitta? Forse sarebbe più credibile una moto d’acqua o un carro trainato da canguri! Il fatto è che tutto sembra così finto, qui più che mai mi sembra che il Natale sia solo un evento commerciale. Sicuramente questo mio sentimento deriva anche dal fatto che la famiglia e gli amici sono lontani e quindi non posso stringermi a loro durante queste feste; ma anche per chi vive qui è difficile riunirsi tutti insieme perché è caldo! Molti preferiscono andare al mare o fare dei viaggi e allora qual è il vero significato del Natale in questo continente? Dov’è finito “Christmas with the yours, Easter what you want” (come dicevano Elio e le Storie Tese in una loro canzone) ?
A parte gli scherzi secondo me gli australiani devono avere altre tradizioni per questo periodo dell’anno, o forse non ci sono tradizioni. Come si vede che sono italiana.
La cosa che però mi è piaciuta un sacco, a parte che è caldo e posso andare al mare, è il mettersi in gioco di questi australiani: sono umili, gentili, divertenti e per fortuna anche nel periodo natalizio non si smentiscono.
Una tarda mattinata la settimana scorsa, io e il mio ragazzo stavamo andando ad una festa di compleanno di italiani a pranzo, il caldo era torrido ed io avevo perso da tempo tutte le mie speranze di trovare un po’ di vero Natale in questa città. Mi sono detta: “Ok, per quest’anno fai finta che non esista, soffrirai meno”. Andiamo a prendere l’autobus sotto casa; eccolo, sta arrivando, è puntuale. Si ferma, apre le porte e un’ondata di aria condizionata ci assale. Faccio lo scalino e mi accingo a salutare l’autista (come si usa fare qui), ma cosa vedo??! Mah…mah…ma non è un autista qualunque! E’ Babbo Natale in persona!
La gioia mi pervade, mi guardo intorno ed è come un sogno, come il paese dei balocchi, come la fabbrica di cioccolato di Willy Wonka! Tutto è decorato, tutto è magico, ci sono casette di legno, alberelli, neve finta, decorazioni, eccolo il Natale! Inaspettatamente lo ritrovo per il breve tragitto del nostro autobus, vorrei non scendere per tutto il giorno e fare compagnia a Babbo-Natale-autista! Che meraviglia, non riesco a smettere di sorridere!
Purtroppo la nostra tratta è breve e dopo dieci minuti arriviamo a destinazione. Scendo, fa di nuovo caldo, sono tornata alla realtà. Peccato, ma è stato bello.
Abbiamo poi scoperto che Babbo-Natale-autista ha vinto il secondo premio di un concorso di decorazioni natalizie per autisti, chissà come sarà stato l’autobus del primo classificato!
Che fortuna abbiamo avuto ad incontrarlo. Grazie Babbo-Natale-autista, per dieci minuti mi sono sentita a casa.