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Punto e Virgola

Rigore

di W.E.

Cerco questa parola sul De Mauro. Perché questa è la parola della serata. Quella che emerge da un’esperienza, e quella sul cui significato ti trovi a riflettere.
Allora. Eccoci:
1 LE rigidità: pur sempre rifulgono i tronchi | quivi in rigor di pietra simili a gemmei steli (D’Annunzio)
2 AU intensità e rigidità del freddo: i rigori dell’alta quota; inclemenza di una stagione: il r. dell’inverno
3a AU austerità di carattere e di comportamento: è un uomo di grande r., scelta improntata al massimo r. morale
3b LE durezza di cuore, spec. insensibilità alle profferte amorose: aspro core e selvaggio, e cruda voglia | … | se l’impreso rigor gran tempo dura, | avrian di me poco onorata spoglia (Petrarca)
4 AU rigidezza formale e severità di contenuto: r. della legge marziale | severità nell’applicazione di norme, regolamenti e sim.: regime basato sul r. poliziesco
5 AU precisione scrupolosa e rigida coerenza nella pratica di una disciplina, di un’arte: il r. della dialettica; logicità, chiarezza di un ragionamento, di un metodo: il discorso si sviluppa con incalzante r.
6 TS sport ⇒calcio di rigore

Non riporto le “polirematiche”, e non considero il significato 6 (il calcio non mi interessa e soprattutto è pericoloso, rimando la riprova a post futuro).
Vengo da uno spettacolo teatrale e il tipo di rigore sperimentato è quello che sta al significato 5. Ovvero, per quanto mi riguarda, l’unica forma di rigore auspicabile. Quel rigore che, ancora – madonna, quante volte l’avrò già detto? – esiste per questioni di necessità. Cioè, quel tal lavoro o quella tal opera o quello che vogliamo, non potrebbe esistere se non in quella forma di meticoloso rigore. Intendo: quale che sia il risultato, quale che sia il gusto di chi ci si confronta. Il rigore – e, in questo caso, la necessità – sono lì. Piuttosto evidenti.
Ma torniamo alla parola in questione. Io vorrei avere il rigore del significato 5 in tante delle cose che faccio e in tante situazioni, in tanti pensieri e in tante attitudini. Ma non ce l’ho.
Vorrei non conoscere troppo bene il rigore del significato 2, come invece è. Ma forse in questo caso potremmo estrapolare del positivo (rinascere a primavera etc.).
Ho paura di tutti gli altri (1, 3A e 3B, 4). Seriamente. Paura di un eventuale esserci portati, in primis, esserci trascinati, in secondis. Ma sì, buttiamola a ridere.

Una risposta su “Rigore”

C’è anche il “rigor mortis” che non fa paura solo alle necrofile… ma, dalla porcata alla lirica, rispetto al 3, una risposta attraverso il 5:

“[…]

quello di notte che questa notte attendo
è l’azzardo la parola la sequenza esatta
la punteggiatura che ti violi
che mi sorprenda
o renda

quello di notte che non mi difende
sono gli occhi dolci delle cose
delle frasi giuste che mi ripeteranno
il passo buio che non aspetta più

quello di notte che non so colmare
è il frugarmi della notte il frusciare
le voci equivocate che mi echeggiano
delegando i miei sorrisi a chicchessia
a te sublime traccia di lavacro di lavanda

quello di notte che estate rimanda
a estate che promette di riadempiersi
che decresce con me è il tempo del corpo
la necessità di unire solitudini
fasci di nervi in nodi similitudini

[…]”

da Fabrizio Podda, “Cave Amen”, Anterem Edizioni, Verona 2004

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