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Cinema

Bandiere rovesciate

di W.E.

Come molti film affrontarono a suo tempo le conseguenze del Vietnam sui reduci americani, così il bellissimo film di Paul Haggis riflette amaramente sulle condizioni in cui versano i giovani soldati statunitensi al rientro dall’Iraq. Un padre (un invecchiato ed impeccabile Tommy Lee Jones), sergente militare a sua volta ora in pensione, indaga sulla misteriosa scomparsa di suo figlio rientrato in patria per un congedo. La verità, che arriverà solo alla fine dopo estenuanti false piste, sarà molto più terribile del previsto. Rimane, oltre alla disperazione, una bandiera a stelle e strisce strappata e consunta che sventola alla rovescia.
Tra le maglie burocratiche e svogliate della polizia e l’omertà delle basi militari, tra i pixel sconnessi di filmati di cellulari e squallidi night club di provincia, emergono informazioni smangiucchiate, tutte quelle informazioni che quotidiani e televisioni ci forniscono in piccole stille o in grandi scandali per essere dimenticate con enorme facilità. Sono gli orrori di quella guerra, uguale a tutte le guerre, che può trasformare la violenza e le atrocità in barzellette, che distrugge la vita e pure le menti e a cui non si può dare alcun tipo di spiegazione.
Niente di nuovo, direte voi. Ecco, appunto. Che disastro.

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