2 febbraio. Candelora:
Quando vien la Candelora
dall’inverno semo fora,
ma se piove o tira vento,
nell’inverno semo dentro.
Ma in Toscana il detto recita:
Se nevica o gragnola dell’ inverno siamo fora
Se c’è sole o solicello siamo ancora a mezzo inverno
Se c’è sole o sole tutto dell’ inverno resta il brutto.
Quindi siamo spacciati.
L’inverno vero arriverà a marzo.
Ma, vabbè, lo sapevamo.
Candelora. Ma soprattutto il compleanno di Rino, 81 anni, che festeggiamo a pranzo, prima che salga sull’ennesimo olivo per potarlo.
Alle 12 siamo già a tavola, pollo alla brace, patate arrosto e carciofi (un po’ bruciati) alla maniera di mia madre.
Rino è contento. È la prima volta che gli festeggiano il compleanno. E dice: “Il prossimo anno si rifà, eh!”
Adoro quest’uomo. Adoro la sua faccia, il modo in cui muove le braccia quando racconta; si sporge verso di te e ti batte la mano sulla tua come per dire “Senti qua”. Adoro il modo in cui parla e tutte le sue metafore “terrestri”. Lui si definisce così, terrestre.
Ogni sua parola è una lezione affascinante.
“Le bollette arrivano a grappoli come i salsiccioli” è solo una delle tante.
Pranzi così ne voglio a trilioni.