Vengo via dalle Marche quando i giovani cominciano ad invadere le piazze in preparazione all’evento.
Ho casualmente e fortuitamente scelto di partire il giorno prima della messa di Tettamanzi in centro.
Ok non mi lascerò vincere dalla tentazione di fare le solite polemiche: mentre cammino per tornare alla macchina mi faccio forza per non produrre facili commenti anche solo pensati, cerco di dirmi che ognuno è libero di manifestare le sue idee, di credere in quello che vuole, in fondo il clima è un bel clima…mi ferma una ragazza con un gran sorriso.
“Mi scusi, posso…”
No, no. E dai, stavo appunto cercando di evitare i pensieri cattivi.
“Scusa, sono un po’ di fretta (era vero, giuro)”.
“Ah va bene, volevamo solo dirvi che Cristo vi ama, che Cristo è risorto…”
Eh no, no dai dai. Porca vacca. Porca vacca. Che dico? Che dico?
Con la tolleranza improvvisamente dissolta nei 34 gradi di umidità, cercando di fare in modo che il ghigno arrivi tra poco e non subito, pensando alla frase meno infelice da poter dire, aiuto aiuto che dico?
“Grazie.”