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Gli scranni, i media, la polis

Giornate della memoria

di Jaco

Hrant Dink, giornalista turco di origine armena sotto processo insieme ad Orhan Pamuk ed Elif Shafak, con l’accusa di oltraggio all’identità turca per aver parlato del genocidio degli armeni, è stato ucciso ieri ad Istanbul, sulla soglia degli uffici del suo giornale, da un giovane di circa 18 anni.

È curioso sapere che l’accusa che lo ha trascinato in tribunale gli era stata mossa dall’avvocato Kemal Kerencsiz, il cui cognome sembra tradire ovvie origini slavo-balcaniche (in italiano farebbe qualcosa tipo “Benito Bourghiba”).

Fa pensare il fatto che uno passa la vita a costruirsi un’identità etnica e culturale per poi dimenticarsene e convincersi che gli sia stata data per natura.
L’identità per natura forse non ce l’hanno nemmeno gli animali.
Sarà il caso di ricordarcene.

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