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Rielaborazioni

Zuppa di coccodrillo

di Lily

È rito mattutino: una tazza ricca di caffè davanti alla tv bianco e nero accesa.
Ancora assonnata seguo distrattamente una pubblicità: una mamma in cucina sta preparando del cibo e alcune verdure sono sul tavolo.
Una bambina, sicuramente figlia, che la sta osservando, esclama d’un tratto: “Non mi piacciono le verdure!”
La mamma, sorridendo la guarda e per tutta risposta le fa una domanda:
“La zuppa di coccodrillo?” Allora la bambina, che è intelligente, fa una piccola risata. Ha capito e vuole stare al gioco.
Infatti eccola, nell’inquadratura seguente che, seduta a tavola, mangia con gusto un denso passato di verdura ed esclama: “Buona questa zuppa di coccodrillo!”

La domanda è: perché non esercitarci ad alleggerire i conflitti che spesso si creano quando ci rivolgono un NO usando un po’ di fantasia? Si potrebbe così svelare, ai nostri dinieganti (si può usare questa parola?) un’altra angolatura del problema che ci interessa essi capiscano.

Allora, d’ora in poi, la domanda d’ordine sarà: “La zuppa di coccodrillo?”

9 risposte su “Zuppa di coccodrillo”

Caro Mr Torrance, non sai quanto mi fai felice!

Sono certa anche io che la carne di condor deve essere stata deliziosa: un toccasana per il corpo e ancor più per l’anima.

La mia colf mi obbligava a mangiare spinaci dicendomi che erano spinaci. Io mi rifiutavo e lei mi tappava il naso per farmi aprire la bocca e infilarmeli in gola!! Io scappavo in giardino e li buttavo dietro un albero….Avevo 6 o 7 anni. Ho ricominciato a mangiare qualcosa di verde a ventisei…buoni gli spinaci!! A ognuno il suo percorso.

Io ricordo solo un tranello ben ordito, ma ero già grande.
Mia sorella, d’accordo con mia madre, promosse con energia una teglia di qualcosa di indefinito, uscito dal forno nascosto da uno strato di gustoso pan grattato.
Fu solo dopo che dissi: “Buono, cos’è?” che mi sorella esplose ridendo, con sardonica gioia: “È lingua!”

Eccomi qua,
sono l’inventrice della “cotoletta di Condor”!
Ne ho inventate tante di ricette…tante da meritarmi da parte dei miei nipotini il soprannome di…zia Pappa.
Quante risate in cucina, e quanti passati di verdura rifilati raccontando la storia che era la ricetta autentica della crema di crema alla Edgar…del film gli Aristogatti!
Ora sono tutti grandi ma secondo me se qualche sera gliela cucino di nuovo sarebbero tutti felici…anzi venite a cena anche voi?

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