Le sue mani sorreggono spesso una macchina fotografica, ne ha diverse e di diverse tipologie. Casa sua è rigonfia di oggetti e di colori.
La curiosità è una sua forza; la spontaneità che nel lavoro usa per occuparsi di bambini e ragazzi, per giocare con loro, per insegnargli a fotografare, una dote naturale che si trasforma in alta competenza. Diventa orecchie, occhi, mani che ascoltano.
Il suo nome e cognome, in hindi, significano “Collina di rametti di rosmarino”.
Ecco, spero che nella vita ciascuno abbia l’occasione di incontrare almeno una collina di rametti di rosmarino.