ovvero: inutili speculazioni su felici composizioni di parole
“Male virgola bene”.
Che è diverso da “senza infamia e senza lode” o “così così” o “abbastanza bene”.
Infatti non è la fusione dei due concetti ma la loro successione.
Però quella virgola (che è proprio pronunciata – in questo caso scritta – in quanto parola e non solo in quanto segno d’interpunzione) mi fa pensare a tre possibilità:
– male e poi bene (come si diceva);
– male ma anche bene: perché si può trovare qualcosa di positivo in una situazione che complessivamente positiva non è;
– male ma forse bene: perché anche se è andata male in fondo è meglio che sia andata così (visione prospettica e positivista, cioè ci si vede già proiettati nel futuro a guardare indietro con quel disatacco necessario che ci rende più obiettivi).
È una frase mutuata da un’amica: ha risposto così a qualcuno mentre stava al telefono.
Mi è molto piaciuta e le ho profondamente invidiato l’idea.
Postilla:
A volte si cercano conferme per questioni che non ne hanno bisogno, per poi trovarsi spiazzati dalle conferme cercate e per di più già note.
C’è uno stupido giochino che concediamo indolenti alla nostra mente, ché lei è più avanti.
Come lo stomaco quando ci dice che abbiamo fame.
Ho fame. Eppure (infatti) tremo.