La mia nuova quotidianità si svolge ora in gran parte in un piccolo ufficio in allestimento.
Probabilmente hanno giusto oggi passato l’antimuffa su un pezzo del soffitto che pativa una perdita del piano superiore.
L’ufficio ha permesso che io potessi continuare a lavorare, dato che in casa sussistevano i problemi sottoesposti (su cui mi dilungherò più oltre). L’ADSL lì funziona. E bene.
Così per buona parte della settimana mi trovo in macchina più o meno agli stessi orari.
Grazie a questa nuova e sistematica disposizione del tempo – che, in ogni caso, sembra non essere propriamente sufficiente – ho ritrovato una vecchia abitudine che credevo ormai rilegata a otto anni fa. L’ascolto delle arrotate chiacchiere di Gianluca Nicoletti. Al tempo era Golem, su Radiorai, ora è Melog, su Radio 24.
L’appuntamento che allora mi portava in auto in tutt’altro luogo, e che ora mi accompagna precisamente fino al parcheggio libero del giorno. Mi fa pensare, mi fa sorridere. Lui e il nuovo, casuale reincontro col suo programma.
Nicoletti riceve molte telefonate di ascoltatori che si sdegnano alle sue parole e che trovano inutile la sua mezzora mattutina. Per me è, dopo Alicia (regalatami da un amico che mi conosce bene), la giusta dose di parole con cui cominciare la giornata.
2 risposte su “Melog”
Sei una groupies anche tu allora! 😉
Non sia mai.