Un’amica mi consigliava questo film da lungo tempo, finalmente l’ho visto.
Vogliamo vivere! di Ernst Lubitsch (1942) è una spassosissima commedia ambientata a Varsavia all’inizio della guerra e dell’invasione nazista.
Una compagnia teatrale, guidata dai primi attori (che sono marito e moglie) Josef e Maria Tura, riesce, con rocambolesche messe in scena e prove d’attore, a sostenere il fronte clandestino e debellare una spia della Gestapo.
Il ritmo è incalzante, gli equivoci (amorosi, politici, attoriali) si susseguono e intrecciano senza soluzione di continuità.
L’intuizione dell’attore è più acuta e più forte della cattiva e puntigliosa macchina nazista, di cui si prende gioco sfruttandone le regole.
Tra barbe e baffi finti, la necessità di riconquistare la libertà è ciò che muove la finzione nella finzione.
L’azzeccata e divertente presa in giro dell’ “attore” e la sua tipica vanità (su cui il film muove i primi passi), si trasforma in elogio della sua abilità e arguzia e, alla fine, come dice Morandini “i nazi sono soprattutto cattivi attori”.