Il nuovo ufficio anagrafe, che non sta più al Comune, è una stanza con una porta a vetri e sei o forse otto moduli numerati composti di pareti senza soffitto e tenda all’entrata. All’ingresso ti accoglie una signora scura in viso (forse perché è sabato mattina) e un po’ annoiata, che controlla quale cabina è […]
Categoria: Cotidie
È una giornata pressoché estiva. Vedo il mare dalla terrazza. Quasi me ne scordo dell’esistenza del mare, finché non lo ritrovo. E quando accade non mi capacito di come esso non occupi uno spazio rilevante e fisso nei miei pensieri. L’ufficio anagrafe è chiuso per assemblea sindacale, mi fermo dal fioraio e compro una piantina […]
La botte piena e la moglie ubriaca
ovvero: la piccola, bassa e meschina mafia italiana Dopo anni, un contratto legale di locazione. Un 4+4. Incredibile. A torto, già brindiamo. Poi ci arriva in mano. Da firmare e riconsegnare la sera stessa, insieme ad un consistente aumento di canone, insieme ad un foglio post-datato di un anno (da firmare anche quello) “perché noi […]
La settimana comincia con la canna del camino che prende fuoco a causa di un po’ di rametti di lavanda…probabilmente la legna resinosa usata per una parte dell’inverno ha fatto un bel tappo, tanto che anche a forza di secchiate dal tetto non scende neanche una goccia d’acqua ma solo pezzi di brace e fuliggine […]
Alcune certezze si acquisiscono: non frequenterò un bar che mi fa pagare il caffè 1 euro. Per il resto Racing in the streets ultimamente mi fa piangere. E Bridget Jones che entra dritta in sci dentro una farmacia e chiede un test di gravidanza mi fa spaccare dalle risate.
Nei giorni che stai a guardare
Ci sono i giorni che stai a guardare. Vorresti essere pratico, fattivo. Costruire un muro di pietra serena. Magari poi abbatterlo, ma intanto costruirlo. Giusto per vedere l’effetto che fa produrre qualcosa di concreto. Qualcosa che puoi toccare. Una palizzata di ottanta metri. Qualcosa di grandioso e irto, da poter scalare. Qualcosa su cui arrampicarti, […]
Il senso di colpa
Incredibile. Non ho ancora mai parlato del senso di colpa. È strano. Non c’è niente di più tangilbile che la cultura occidentale mi abbia trasmesso. Niente. E ci sono poche cose che reputo altrettanto inutili. Non voglio fare la solita arringa sulla Chiesa (che non ho mai fatto troppo esplicitamente, e da cui, infatti, ho […]